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Numero oggetto: 2223
Titolo:Genealogia di Damnatio Memoriae
Denominazione oggetto:installazione
Collezione:Collezione Museion
Creato da:Goldschmied & Chiari (artista)
Data:2009
Descrizione:Albero di magnolia sul quale sono incisi fatti e date relativi alle stragi che hanno sconvolto l'Italia negli anni tra il 1965 ed il 1987. Alcune di queste:
- agosto 1969 - Attentati sui treni
- 12 dicembre 1969 - Piazza Fontana
- 31 maggio 1972 - Strage di Peteano
- 17 maggio 1973 - Questura di Milano
- agosto 1974 - Treno Italicus
- 28 maggio 1974 - Piazza della Loggia
- novembre 1975 - Pasolini
- 9 maggio 1978 - Aldo Moro
- 16 marzo 1978 - Via Fani Roma
- 27 giugno 1980o - Ustica
- agosto 1980 - Stazione di Bologna
- agosto 1969 - Attentati sui treni
- 12 dicembre 1969 - Piazza Fontana
- 31 maggio 1972 - Strage di Peteano
- 17 maggio 1973 - Questura di Milano
- agosto 1974 - Treno Italicus
- 28 maggio 1974 - Piazza della Loggia
- novembre 1975 - Pasolini
- 9 maggio 1978 - Aldo Moro
- 16 marzo 1978 - Via Fani Roma
- 27 giugno 1980o - Ustica
- agosto 1980 - Stazione di Bologna
Note storico-critiche:"L'opera Genealogia di Damnatio Memoriae fa parte di un ciclo che si concentra sulla rilettura di alcuni fatti recenti della storia politica italiana.
Il titolo dell'opera si riferisce ad una pratica in uso nell'antica Roma, la Damnatio Memoriae, che consisteva nel punire il condannato eliminando tutte le memorie e i ricordi che lo riguardavano. Per quest'installazione, le due artiste hanno scelto di utilizzare un grande albero di magnolia. Sul tronco dell'albero sono stati incisi dei riferimenti alle stragi che hanno insanguinato l'Italia fra il 1965 e il 1987 in una sequenza potenzialmente infinita di eventi e relazioni che richiamano alla responsabilità dello Stato nella strategia della tensione, e al ruolo dell'Italia nella Guerra Fredda.
L'albero di Goldschmied & Chiari diventa quindi la rappresentazione degli eventi tragici che hanno costituito la nostra storia recente, attraverso una cronologia che accomuna le stragi e gli omicidi avvenuti seguendo una linea di sangue comune, fra memoria e rimozione. Date, luoghi, eventi si combinano in modo da tracciare una sorta di genealogia del terrore incisa come una ferita sulla corteccia dell'albero. In questo progetto le due artiste ribadiscono, inoltre, il ruolo degli intellettuali – scrittori, artisti, giornalisti, accademici – nel restituire una rappresentazione critica della realtà."
(Ciclo di conferenze "Artiparlando", 18.02.2010, Museion e Libera Università di Bolzano)
Il titolo dell'opera si riferisce ad una pratica in uso nell'antica Roma, la Damnatio Memoriae, che consisteva nel punire il condannato eliminando tutte le memorie e i ricordi che lo riguardavano. Per quest'installazione, le due artiste hanno scelto di utilizzare un grande albero di magnolia. Sul tronco dell'albero sono stati incisi dei riferimenti alle stragi che hanno insanguinato l'Italia fra il 1965 e il 1987 in una sequenza potenzialmente infinita di eventi e relazioni che richiamano alla responsabilità dello Stato nella strategia della tensione, e al ruolo dell'Italia nella Guerra Fredda.
L'albero di Goldschmied & Chiari diventa quindi la rappresentazione degli eventi tragici che hanno costituito la nostra storia recente, attraverso una cronologia che accomuna le stragi e gli omicidi avvenuti seguendo una linea di sangue comune, fra memoria e rimozione. Date, luoghi, eventi si combinano in modo da tracciare una sorta di genealogia del terrore incisa come una ferita sulla corteccia dell'albero. In questo progetto le due artiste ribadiscono, inoltre, il ruolo degli intellettuali – scrittori, artisti, giornalisti, accademici – nel restituire una rappresentazione critica della realtà."
(Ciclo di conferenze "Artiparlando", 18.02.2010, Museion e Libera Università di Bolzano)
Materiale:legno di latifoglie
Tecnica:scalfito
Dimensioni:
- albero altezza: ca. 6 m
Descrizione fisica:Albero di magnolia intagliato